Come mantenere la partita Iva dopo il Covid19

Come proseguire il lavoro da freelance dopo la pandemia covid19

Il Covid19 ha stravolto le vite di tutta la popolazione mondiale e ha segnato un nuovo approccio al lavoro. Seppur conosciuto nelle grandi aziende, la primavera 2020 verrà ricordata dai lavoratori come il periodo in cui si è “entrati in smart working”, un periodo in cui anche chi ancora non sapeva che cosa fosse questo contratto tra aziende e lavoratore, ha permesso di lavorare da casa senza stoppare il lavoro del tutto.

 

Lavoro da freelance dopo il Covid-19

 

Smart Working – soluzione freelance dopo il Covid-19?

Lo smart working, infatti, può essere scelto sia dal datore di lavoro per i suoi dipendenti – possibilità che consente di abbattere diversi costi – oppure è una soluzione che viene scelta dal libero professionista che lavora con partita Iva.
Nella pratica, il lavoratore si occupa di progetti e opera come un consulente esterno. Offre la sua prestazione all’azienda nei tempi e nei modi concordati attraverso un contratto di collaborazione e poi emette fattura a fine lavoro. Di solito questo approccio viene scelto dal lavoratore freelance: all’inizio della sua carriera opera da freelance part time come secondo lavoro oppure adotta questa filosofia professionale perché si riconosce nel lavoro agile e vive le diverse collaborazioni con più aziende come un’occasione per crescere e specializzarsi.

Il mobile working come soluzione post pandemia

Con l’esplosione in Italia del Covid19, tanti lavoratori – anche i dipendenti pubblici – si sono ritrovati a lavorare da casa in smart working. Le imprese in sofferenza hanno messo i dipendenti in cassa integrazione e i lavoratori, anche quelli che mesi fa non hanno perso il lavoro, hanno iniziato a ripensare al loro approccio nel mondo del lavoro. Sommersi da dubbi e domande, arrivate all’improvviso come la pandemia che ha colpito tutto il mondo, i lavoratori freelance si sono sentiti più capiti e coinvolti sul mercato e chi non conosceva questo mondo ha iniziato a riflettere sulla possibilità di entrare a farne parte. O come secondo lavoro in caso di cassa integrazione prolungata o per la paura di un licenziamento futuro, nella mente delle persone è scattata la voglia di conoscere meglio come mantenere la partita Iva e intraprendere la strada della libera professione.

 

Nessuno di noi oggi può sapere se questa scelta sia la soluzione migliore per affrontare i momenti di difficoltà nel lavoro ma una cosa è certa: il freelance in pandemia non ha sofferto come gli altri. Già portato per la flessibilità, sapeva come si lavora da casa o in mobile working, era abituato a collaborare con più aziende insieme e a inviare la sua candidatura a progetti diversi. Sapeva proporsi sul mercato, ritagliarsi un suo spazio professionale nel mondo digitale.

 

Come mantenere la partita iva dopo il covid da freelance

 

Mantenere la partita Iva se c’è instabilità si può!

Attenzione, anche il freelance ha sofferto per il Covid19. Sono saltate collaborazioni, progetti in stand by non hanno più visto la luce, alcune aziende si sono spaventate e hanno rallentato le collaborazioni.
Le partite Iva sono state aiutate dal Governo proprio per questo. Quello che vogliamo dire, però, è che il lavoro agile è già insito nella mente del freelance e ha reso la situazione meno problematica. Il freelance può essere scelto per un lavoro ma è pronto all’imprevisto, sa che possono esserci sorprese non preventivate. Per questo si guarda sempre attorno, non ha mai solo un lavoro in ballo e collabora con diverse aziende, agenzie, colleghi, per mantenere la partita Iva e pagare le tasse a fine anno.
Lo fa il geometra che collabora ai fallimenti in Tribunali ma anche il traduttore online. Lo fa il digital copywriter che scrive testi per le aziende ma anche il programmatore di siti web. È la sua predisposizione al lavoro, è il suo motivo di successo.

 

3 consigli per mantenere la partiva Iva dopo la pandemia

Sei un avvocato o un commercialista a cui in questi mesi sono stati stravolti i piani? Prendi spunto dal freelance e impara a mantenere la partita Iva anche in ogni momento della carriera professionale, anche dopo una pandemia mondiale. Per te alcuni consigli su cui riflettere.

 

SII SEMPRE PRONTO AL CAMBIAMENTO

Avere la partita Iva vuol dire anche essere pronto a superare possibili imprevisti, a periodi più produttivi di altri. Per questo non andare nel panico se le cose non vanno come avevi previsto o se non hai raggiunto i tuoi obiettivi. Reinventati sempre, sii disposto a partire da zero se serve e cambia le tue prospettive.

 

FAI RETE CON AZIENDE E COLLEGHI

Non immagini quanto potere abbia la rete. Esistono le piattaforme come la nostra, sempre pronte a farti conoscere sul mercato per quello che sai fare nel dettaglio, ma esistono anche i contatti utili ad allargare il proprio giro di conoscenze. Impara quindi a fare rete con chi ha i tuoi stessi valori aziendali. Ti aiuterà a entrare a far parte di un giro a cui dare competenze e ricevere crescita personale e professionale.

 

GESTISCI BENE LE TUE FINANZE

Per avere la partita Iva senza trovarti in situazioni di disagio devi imparare a gestire bene le tue entrate mensili e mettere da parte una fetta del tuo fatturato per le imposte da pagare a fine anno. Per questo ricorda sempre che ciò che fatturi non è mai netto ma una parte va conservata come Iva e contributi previdenziali da versare. Che tu sia in gestione separata con regime forfettario o che abbia un altro regime fiscale, prima impari a vivere le tue finanze come lorde e non nette, più riesci ad amministrare bene i conti. Per esempio, valuta di avere due conti separati, uno per le tasse e uno personale, oppure accantona una quota mensile che ti faccia da salvadanaio per gli imprevisti.

 

Pensare in modo agile ed essere aperti al nuovo, imparare a fare rete con i giusti contatti e gestire in maniera intelligente e con lungimiranza le proprie finanze ti aiuterà a mantenere la partita Iva dopo questo periodo di difficoltà mondiale, in cui un’emergenza sanitaria ha mandato via ogni certezza ma in compenso ha lasciato una grande voglia di mettersi in gioco e non dare nulla per scontato.

 

Mantenere partita iva dopo covid grazie